27 Giugno 2018 - Commenti disabilitati su Lella Costa: Il Trivulzio? Un simbolo della rinascita di Milano
Lella Costa: Il Trivulzio? Un simbolo della rinascita di Milano
Nelle vesti di banditore d’asta non si era mai espressa nella sua carriera. Eppure il talento di Lella Costa è emerso anche in questo ruolo inedito messo in scena lo scorso 14 giugno in occasione della charity dinner a favore dei progetti degli Amici del Trivulzio.
Un sopralluogo qualche giorno prima e una rapida analisi degli oggetti in palio e la Costa, da attrice navigata, era pronta a salire sul palchetto allestito nella bellissima piazzetta Schuster all’interno del Pio Albergo Trivulzio. “Ho provato di essere il più leggera possibile, cercando di evitare l’effetto noia mortale, un rischio reale in occasioni come queste: diciamo che qualche tecnica di cabaret mi è servita”.
Per esempio quando ha chiamato sul palco lo chef della serata, Davide Oldani, invitandolo a mettere all’asta anche la divisa che vestiva in quel momento: un coupe de theatre riuscito, (con il presidente degli Amici del Trivulzio, Marco Zanobio nei panni del valletto, vedi foto), vista la reazione del pubblico e di Oldani stesso.
L’avevate preparato prima?
Assolutamente no. È un siparietto che ho improvvisato al momento e Oldani è stato bravissimo a venirmi dietro. Mi è sembrato davvero un bel tipo, civettone al punto giusto (sorride).
Quali sono i pezzi che hanno “tirato” di più?
Forse il quando che si è aggiudicato Luigi Ferrari, presidente onorario degli Amici, e un vaso inglese del 1920.
Che impressione le ha fatto entrare alla Baggina?
Una impressione eccezionale, davvero. Ci ero forse stata un’altra volta, diversi anni fa, ma ora è tutto cambiato. Mi ha dato l’idea di un posto vivace, dove succedono delle cose, un posto vivo. E credo che un grande merito vada alle attività promosse proprio dagli Amici del Trivulzio che consentono uno scambio continuo fra dentro e fuori. Penso per esempio al progetto Digital. Poi quello è un luogo storico di Milano, la cui parabola è emblematica.
In che senso?
Fino a pochi anni fa l’associazione Trivulzio-tangenti era quasi automatica. Oggi non è più così. Il Pio Albergo è cambiato tantissimo: è sinonimo di attenzione verso gli anziani e di innovazione. Ed è la stessa traiettoria seguita dalla città che oggi ha il coraggio di mettere in campo progetti di integrazione, penso ai migranti, ma non solo, assolutamente fuori dall’ordinario rispetto al resto del Paese che invece si mette sulle barricate. Io credo che il Trivulzio e gli Amici del Trivulzio nel loro piccolo (che tanto piccolo poi non è) stiano parte integrante di una città che sta ritrovando il ruolo di capitale morale del Paese. Una città che ci rende fieri di essere milanesi. Una città che mi dà anche la possibilità di riempire di senso la mia predisposizione al sociale, che mi ha sempre accompagnato fin dalle prime esperienze politiche degli anni della mia formazione.